mercoledì 7 marzo 2012

Profumo di donna

L'8 marzo di ogni anno ricorre la giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.
Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa sebbene nel corso degli anni è andato in massima parte perduto il vero significato di questa ricorrenza.
Nonostante le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione femminile, la maggior parte delle donne ha come solo obiettivo quello di trascorrere una serata all'insegna della trasgressione: si balla, ci si diverte e magari si assiste a qualche spogliarello, a cui si da fondamentale importanza perché per una volta i ruoli sono invertiti! Ma per divertirci davvero, o sentirci libere per una sera, dobbiamo aspettare l'8 Marzo? 
E soprattutto, la domanda che dovremmo tutte porci, perché per celebrare la festa delle donne dobbiamo comportarci da uomini?
Ne consegue che molte donne che rifiutano l'immagine della donna proposta dalla società odierna, hanno smesso di riconoscersi in questa giornata.
Ma le condizioni che ne fecero una giornata di lotta, non sono state rimosse pertanto è necessario comprendere questa giornata, farla ridiventare un momento di riflessione e di confronto.

In ogni caso oggi è il giorno dedicato a noi donne e io voglio festeggiarlo in maniera del tutto personale con il lavoro svolto dalla fotografa professionista Mimma Pinsino intitolata "Profumo di Donna".

Grazie ad una amica che ha inserito un post su questa mostra nel nostro forum, sono andata a vedere di cosa si trattava e sono subito rimasta colpita e successivamente emozionata dai suoi scatti. Le sue fotografie oltre ad essere realizzate con grande professionalità, riescono a cogliere l'essenza dell'essere donna. Infatti ritraggono donne diverse fra loro, impegnate nel compiere gesti quotidiani, semplici, donne che non sono omologate a schemi comportamentali o estetici, imposti da una società che non ci vuole spontanee e vere.

Profumo di donna - photographs © Mimma Pinsino from cantierizisa on Vimeo.


Qualche settimana dopo la stessa fotografa mi ha contattata in privato e abbiamo avuto l'opportunità di parlare più approfonditamente del suo lavoro, ciò che ne è stato tratto può essere sintetizzato in questa breve intervista:


Come Straniere: A catturare immediatamente la mia attenzione, è stato sicuramente il titolo che hai dato alla mostra. Cosa intendi per "Profumo di Donna"?
Mimma Pinsino: Ho scelto questo titolo, perché vivendo all'estero  ho avuto nostalgia della mia terra con tutti i suoi odori unici, oltre ad avere, naturalmente, nostalgia delle nostre tradizioni e del nostro modo di essere donna. Noi del sud siamo un po eroine, nel senso che siamo disposte al sacrificio per i nostri figli o per i nostri uomini, costi quel che costi, in nome anche di concetti etici solidi e validi. E questo qui mi mancava e mi manca tutt'oggi.

CS: Osservando le tue fotografie, potremo accorgerci di come esse non siano incentrate sul corpo femminile inteso come mezzo di seduzione. Le donne che vengono fotografate oggi richiamano immediatamente l'attenzione degli uomini per le loro pose osé e i pochi vestiti messi addosso. Con ciò non si nega l'importanza che da sempre nell'arte ha avuto il nudo, tuttavia adesso la nudità è diventata sinonimo di mercificazione e abbiamo perso di vista la sua componente artistica, mettendo da parte quelle donne che non rispettino i canoni estetici imposti dalla società di oggi. Si può trovare l'Arte in ogni poro della pelle, in ogni corpo corpulento o snello che sia a mio parere, l'importante è che l'artista trovi la propria arte con sincerità. Hai mai pensato di fare fotografie riguardanti il nudo artistico? Cosa vedi tu nella donna che stai immortalando nelle tue opere?
MP: I soggetti erotici non mi hanno mai interessato. La donna che fotografo io è autentica, con pregi e difetti e non di tipo estetico, ma tipo morale, culturale. Non è una donna oggetto, ma una donna che si trucca e si veste a festa per piacere a se stessa, per stare bene con se stessa e non per fare carriera.


Come afferma la stessa Pinsino: "Cerco il Sorprendente nella quotidianità: una donna anziana che guarda intensamente una tabella di informazioni in un giardino pubblico; un’altra posa davanti l’obiettivo, con un costume di carnevale cucito con le proprie mani. E ancora, una madre amorevole che si occupa dei suoi figli anche in un campo terremotati. Le immagini sono una dichiarazione d’amore all’umanità, segnano prospettive insolite e taglienti percezioni. Ho voluto rendere visibile il lato nascosto delle donne. Mi piace scegliere soggetti insoliti e affrontarli con gusto ironico. Come la vamp di un mio scatto. Del resto, quando si strucca, anche lei ritorna una persona comune."
Fotografie dedicate alle donne siciliane, ma in fin dei conti a tutte le donne del mondo, a tutte le donne che lottano, che soffrono o che non sanno riconoscere l'importanza  e il significato dell'essere donna.


Ringrazio Mimma perché mi ha dato la possibilità, in una occasione importante qual è l'8 Marzo, di potere parlare di lei e condividere con voi le sue foto. Questa è la sua biografia:

Mimma Pinsino-Egger ha studiato a Palermo presso l’Accademia di Belle Arti fotografia, scenografia e costume. Ha continuato la sua formazione con un apprendistato presso il Teatro Massimo di Palermo, ha curato per diversi spettacoli e perfomances le scenografie e i costumi, come per la produzione cinematografica italo-tedesca « Palermo flüstert » di Wolf Gaudlitz. Ha già esposto in diverse mostre collettive e personali a Palermo, Monaco di Baviera e Aschaffenburg. Attualmente vive e lavora come libera professionista a Francoforte sul Meno.


Spero che questa giornata riacquisti il suo vero significato affinché noi donne possiamo essere fiere di quello che siamo, essere donne sempre e non solo un giorno su 365. Se ci riflettiamo abbiamo ben poco da festeggiare, visto la condizione in cui ci troviamo: nel lavoro siamo sotto pagate o disoccupate, licenziate perché incinte e oggetto di violenza. Non è la libertà di una sera che ci renderà veramente libere, o le attenzioni del nostro uomo che ci porterà la mimosa che ci renderà rispettate.
Facciamo di questo giorno un momento di profonda riflessione e l'inizio per qualcosa di nuovo, e non il solito rituale senza senso.



Perché è nelle donne la sorgente
della felicità,
come della giustizia e dell'amore.
Terra sacra ed eterna dove
ogni vivente ha nascita!
Mahabharata

1 commento:

  1. Grazie Marianna per aver condiviso queste riflessioni sulla nostra pagina Facebook. È giusto, nel giorno in cui le donne vengono celebrate, ricordarne le conquiste, ma anche le difficoltà a cui vanno incontro quotidianamente. Sono argomenti molto importanti, a cui dedichiamo dibattito costante. Gli scatti realizzati da Mimma Pinsino sono molto intensi: il corpo non è protagonista, ma ben si armonizza nel contesto del quotidiano, restituendo un’immagine reale e sincera della donna. Complimenti, dunque, a questa bravissima fotografa e grazie ancora per il tuo contributo.

    AIED - Associazione Italiana per l'Educazione Demografica

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