sabato 18 febbraio 2012

Nike e Loveth

Giovedì 16 Febbraio, tornando a casa mi sono imbattuta in una manifestazione da parte di alcune donne straniere che urlavano "Giustizia!!". Allora incuriosita mi sono fermata a parlare con un ragazzo il quale mi ha spiegato che la manifestazione era stata organizzata per chiedere la verità sulla morte di due prostitute nigeriane, uccise a Palermo.
Favor Nike Adekunle e Loveth Eward avevano poco più di vent'anni ed entrambe sono morte misteriosamente. Loweth Eward è stata trovata morta vicino ad un cassonetto della spazzatura, tra sacchetti di spazzatura, in via Filippo Juvara, vicino al Palazzo di Giustizia. Nike era scomparsa a dicembre, poi trovata carbonizzata nelle campagne di Misilmeri, alle porte di Palermo. 
Le ragazze nigeriane affrontano viaggi pericolosi e difficili per arrivare in Italia a causa di leggi razziste che costringono gli immigrati alla clandestinità. Partono con tanta speranza nel cuore per poi essere buttate in mezzo alla strada, date in pasto a palermitani abbrutiti.
A Palermo si vedono alla Favorita, in via Lincoln, al Foro Italico, e ormai nessuno ci fa caso, continuiamo la nostra vita come se loro non esistessero, e poco ci importa della loro storia, se vengono maltrattate o magari uccise. Ma come si può sopportare che due donne muoiano così?
La loro morte non deve essere vana, deve servire per svegliare le nostre coscienze, dobbiamo smettere di essere distaccati dalla realtà e fermarci anche un solo secondo a chiederci cosa c'è dietro la prostituzione di queste donne immigrate. Mi fa veramente schifo vedere spesso poliziotti che dialogano con le prostitute, facendosi quattro risate piuttosto che intervenire per aiutarle.
Ma insomma le istituzioni, la polizia dovrebbero occuparsi di questo male che affligge la società e che trasforma la donna in strumento per raggiungere più facilmente denaro, come? Appagando gli istinti più bassi del genere umano, nella fattispecie, del genere maschile.
Eppure se ci riflettiamo la prostituzione obbedisce semplicemente al mercato e alla sua legge fondamentale che si chiama della domanda e dell'offerta, di conseguenza se tutti cominciassimo ad avere rispetto per noi stessi e per gli altri, se possedessimo la giusta empatia nei confronti di ogni donna o uomo, specialmente per chi vive in condizioni di estremo disagio, forse allora troveremmo vergognoso e raccapricciante abusare dei loro corpi e dunque la domanda cesserebbe e così forse anche l'offerta.
Tuttavia questa, mi duole dirlo, è solo un' utopia.
"Chiediamo maggiore sicurezza, controlli, vigilanza. Siamo esseri umani. Quello che è accaduto a Loveth e Nike - dice una prostituta col maglione viola - poteva accadere a ciascuna di noi".
"Chiediamo un po' di collaborazione per far luce sulla morte delle nostre amiche e un po' di solidarietà... può aiutare chi tra noi vuole uscire da questo giro di merda...".
L'Italia, fra i paesi europei, ha il triste primato del turismo sessuale. Ogni anno circa 80.000 uomini italiani vanno all'estero per avere rapporti sessuali con ragazzine più giovani delle loro figlie. Questi uomini esprimono tutto il loro disprezzo verso il femminile facendo sesso con bambine che ricevono in cambio pochi spiccioli.
Tocca a ciascuno di noi contrastare la violenza e la schiavitù, bisogna distruggere il dominio, le leggi razziste, lo sfruttamento della prostituzione. Bisogna ricostruire la società su basi nuove, attraverso l'educazione delle prossime generazioni, prima che sia troppo tardi.




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