mercoledì 5 ottobre 2011

Salviamo Wikipedia e la nostra libertà di parola!

Il diritto alla libertà di parola significa che un uomo ha il diritto a esprimere le proprie idee senza temere il pericolo della soppressione, dell'interferenza o di azioni punitive da parte dello Stato...
(Ayn Rand)

La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica. 
(Ezra Pound)


E' giusto continuare a fare finta di niente? Fingere che vada tutto bene?
Viviamo in un paese democratico, che democratico non è!
Mi domando, senza trovare risposta, cosa stiamo facendo?
Non stiamo difendendo la nostra dignità e la nostra cultura.
Accettiamo che chi sta al potere ci umili, facendoci diventare la barzelletta di tutto il mondo. 
Consideriamo più scaltri coloro che vanno a puttane, e le ragazze che scoprono le loro generose forme al posto di scoprire il cervello.
Stiamo permettendo che uno dei pilastri fondamentali della democrazia venga meno: la libertà di parola.
Stanno riuscendo a mettere un bavaglio anche all'unico mezzo di comunicazione veramente libero, cioè internet.
Ma l'Italia non è solo questa, l'Italia è anche rappresentata da persone, uomini e donne, che ancora credono nei propri diritti ecco perché voglio mostrare la mia solidarietà nei confronti della protesta di wikipedia.
L'informazione è già ampiamente monopolizzata, dobbiamo difendere l'unico territorio rimasto dove l'informazione è libera, dobbiamo difendere internet!
Io voglio ancora avere il diritto di esprimere le mie idee, di scrivere su questo blog e di potere contare ancora su una pagina importante e neutrale come wikipedia..voi?




Art. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e
ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure




1 commento:

  1. Bravissima hai ragione, questa legge é una carognata e fanno solo i loro comodi per poter oscurare cose scomode, non é possibile andare avanti così, a questo punto muore la libertà, la satira, la cultura.

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