martedì 11 ottobre 2011

Tre premi nobel al femminile

Le donne che hanno vinto il premio Nobel non sono tante quanto gli uomini, tuttavia "pesano", "brillano" perché emergere in un contesto maschile e maschilista non sarà stato facile, soprattutto in passato.
Ecco perché vale la pena ricordare che il Nobel per la Pace 2011 è stato assegnato venerdì 7 ottobre a tre donne africane: Ellen Johnson-Sirleaf (presidente della Liberia, prima donna a rivestire questo incarico nel continente africano), Leymah Gbowee (avvocatessa liberiana),  Tawakkul Karman (attivista yemenita).




Ellen Johnson-Sirleaf, arrivata al potere nel 2005, si  è impegnata nella ricostruzione del suo Paese devastato da 14 anni di guerra civile che ha fatto 250.000 morti.
Leymah Gbowee, è una militante pacifista e nonviolenta che ha contribuito a mettere fine alle guerre civili che hanno dilaniato il suo paese.Tawakkul Karman, è una delle protagoniste della protesta femminile contro il regime del suo Paese, lotta per la trasparenza dell'informazione, ed è la fondatrice dell'associazione "Giornaliste senza catene", nel gennaio di quest’anno era stata arrestata dalle autorità yemenite per i suoi continui proclami antiregime e la sua battaglia per il riconoscimento dei diritti umani. La polizia è stata alla fine costretta a rilasciarla sotto la pressione delle manifestazioni in suo sostegno, che hanno portato in strada migliaia di persone.


Il premio Nobel, da sempre, ci ricorda che ci sono, e si spera ci saranno sempre, donne e uomini che non smettono di arrendersi, e che dedicano la loro vita alla battaglia per il riconoscimento dei diritti di tutti, una battaglia non violenta, consapevole di potere raggiungere degli obiettivi anche senza l'uso di armi.
"Per la loro lotta non violenta a favore della sicurezza delle donne e dei loro diritti verso una partecipazione piena al processo di costruzione della pace", recita la motivazione del premio.
Inoltre, non bisogna sottovalutare il fatto che il premio Nobel sia stato dato a 3 donne.
Questo dovrebbe farci riflettere su quanto sia importante la presenza della donna nella lotta per la pace, quanto sia necessaria la sua inclusione nella risoluzione dei conflitti.
Solo gli uomini sono in grado di decidere per la pace? Queste donne e tante altre, che nella quotidianità si spendono generosamente e spesso gratuitamente per costruire una società che ponga al centro la persona con i suoi inalienabili diritti umani, mostrano il contrario.
E' necessario che tutti sappiano che una vera democrazia e una vera pace non potrà mai essere raggiunta fin quando noi donne non godremo degli stessi diritti dell'uomo.


"La storia delle donne si è costruita sui destini di eroine senza eguali. Come se, per ogni nuova generazione, bisognasse che le donne si costituissero una memoria nuova, che rinnovassero un filo continuamente cancellato.
La Storia ha tutto da guadagnare a tenere conto della sua parte femminile."
Georges Duby-Michelle Perrot
Storia delle donne: il Medioevo


1 commento:

  1. E chissà quante altre donne che hanno lottato per la giustizia, sacrificando se stesse, meriterebbero di essere ricordate. Quante donne sono state uccise o torturate per difendere i propri figli, la famiglia, degli ideali e la loro libertà? Secondo me nel clima oppressivo a cui erano sottoposte soprattutto nei secoli passate, sono molto più degli uomini.

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