lunedì 31 dicembre 2012

Addio al premio Nobel Rita Levi Montalcini

Si è spenta oggi, una tra le donne più preziose di cui ha disposto il genere umano: Rita Levi Montalcini, scienziata, neurologa, senatrice a vita e Premio Nobel per la medicina. Come afferma la nipote "si è spento un faro di vita".



E' stata una donna che ha dedicato la sua esistenza per gli altri, facendo scoperte di primaria importanza per l’umanità:

Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.
Negli anni Cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale». Era socia nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche e tra i soci fondatori della Fondazione Idis-Città della Scienza.

E' stata sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società e anche particolarmente sensibile anche nei confronti dei temi della difesa dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Inoltre nel 1992 ha istituito, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario, con l'obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.

Rita Levi Montalcini è stata sicuramente una donna emancipata, forte e determinata che seppur provenisse da una famiglia con abitudini fortemente conservatrici, con chiare imposizioni sociali e ruoli ben definiti tra uomini e donne, e con un padre che la osteggiò non poco, convinto che una carriera professionale avesse interferito con i doveri di una moglie e di una madre, decise di iscriversi a medicina all'università di Torino e questa sua grande forza di volontà le ha permesso di diventare ciò che per noi donne è oggi: modello e fonte di ispirazione.

Grazie Rita Levi Montalcini, noi ti ricorderemo così:

"Geneticamente uomo e donna sono identici. Non lo sono dal punto di vista epigenetico, di formazione cioè, perchè lo sviluppo della donna è stato volontariamente bloccato" 

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