domenica 13 maggio 2012

Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.


"Che cos'è una madre? Una piccola fessura in un muro interminabile fatto di cemento e mattoni che copre l'orizzonte. Un bacio di sfuggita in una stanza buia.
Un'unica stella in un cielo di montagna. 
Uno strano calore attaccato alla tua pelle
ovunque ti trovi."
Sebbene non esista un giorno ufficiale in cui viene celebrata, la festa della mamma è comunque tradizionalmente festeggiata in ogni angolo del mondo.
Oggi festeggiamo tale evento che ha come obiettivo quello di celebrare l'amore e la gratitudine verso le mamme, per le mamme di tutto il mondo, per le mamme coraggiose che non abbandonano mai i propri figli e le proprie figlie.

Le origini della festa sono molto antiche: la festa della mamma è infatti legata al culto delle divinità della fertilità dei popoli che in tempi antichi erano soliti adorare differenti dèi. Tali celebrazioni venivano organizzate nel periodo dell’anno in cui avveniva il passaggio stagionale dal freddo inverno ai caldi primaverili o estivi, quando cioè la natura torna ad esaltare colori e profumi della terra, segni evidenti di prosperità e ricchezza. In America è stata introdotta, per la prima volta, nel maggio 1870 da Julia Ward Howe, attivista pacifista, che propose l'istituzione del Mother's Day, come momento di riflessione contro la guerra. La sua ufficializzazione arrivò nel 1914 con il presidente Woodrow Wilson, attraverso una delibera che fissò i festeggiamenti in occasione della seconda domenica di maggio.
In Italia la Festa della mamma è stata introdotta in Italia negli Anni Cinquanta da Raoul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera. Fu proprio nella città delle palme, al teatro Zeni fu celebrata, la seconda domenica di maggio del 1956, la primissima Festa della mamma italiana.
Questo giorno serve per ricordare l'importanza del ruolo sociale della mamma, e se è vero che "L’avvenire di un bambino è l’opera di sua madre" e che "Una buona madre vale cento maestri", allora il mio pensiero va a tutte coloro che aspettano un figlio, in particolare un figlio maschio. E' inutile dire che viviamo in una società che denigra la donne su più svariati aspetti: psicologicamente, fisicamente, intellettualmente. Cerchiamo mille soluzioni per ovviare al problema ma molto spesso non ci rendiamo conto che qualcosa potrà cambiare solo quando penseremo in maniera diversa il rapporto uomo-donna, nel modo in cui non solo la donna pensa se stessa (a volte vittima degli stereotipi che le sono stati imposti) ma soprattutto il modo in cui l'uomo pensa e vede la donna.
E' giunta l'ora di uscire da schemi ormai vecchi ma ancora profondamente ancorati nella mentalità di tutti noi. Questo potrà avvenire se tutti ci impegniamo seriamente, non solo noi donne ma anche e soprattutto gli uomini. E dunque auguri a tutte voi mamme, a chi lo è già e a chi vuole diventarlo, poiché avete il compito fondamentale di cambiare le sorti di questa società educando i vostri figli all'assoluto rispetto per l'altro.
Noi figlie/i facciamo in modo di apprezzare tutti i giorni dell'anno le donne che ci hanno messo al mondo, e combattiamo fino all'ultimo per un paese in cui le politiche sostengano davvero le donne che vogliono essere madri!


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