giovedì 19 aprile 2012

Io sò Carmela

"Io sò Carmela" è un'espressione che usava sempre la piccola Carmela Cirella quando si sentiva esclusa per richiedere attenzione, altre volte quando si sentiva non all'altezza della situazione, altre ancora per farsi coraggio da sola nell'affrontare i problemi. Una fanciulla che stava cominciando a vivere gli anni più belli della giovinezza ma che troppo presto ha imparato che in questo mondo non c'è alcun rispetto per l'altro.
Il 15 Aprile di 5 anni fa Carmela, a soli 13 anni, ha deciso di lanciarsi dal settimo piano di un edificio perché non riusciva più a sopportare quel dolore immenso che portava dentro di sé.
Infatti a dodici anni Carmela è stata vittima di pesanti molestie sessuali da parte di un uomo, un marinaio in servizio a Taranto, colto in flagrante dal papà di Carmela. Denunciato dallo stesso, successivamente reo confesso, con vari testimoni sull'episodio, viene lasciato libero da sempre, e il caso nonostante colpe e denunce viene archiviato. Possiamo solo immaginare il dolore di questa povera bambina che dopo avere vissuto un'esperienza che le avrebbe definitivamente segnato la vita, ha visto la violenza trionfare e la giustizia dimenticarsi di lei.

Un giorno, dopo un normalissimo screzio con i genitori, Carmela scappa di casa.
La cercano per giorni ed esattamente dopo 4 giorni viene ritrovata devastata e in pessime condizioni.
Carmela era stata per giorni  vittima di violenza sessuale da parte del branco alcuni di essi anche minorenni. 
In seguito questo episodio intervengono i servizi sociali e Carmela viene trasferita da una casa famiglia all'altra all'interno delle quali la povera ragazza viene imbottita di psicofarmaci all'insaputa dei suoi genitori.
La vita di Carmela era oramai un incubo, non aveva più sogni né speranze, l'unica soluzione era un volo dalla finestra, un volo che avrebbe posto fine alle sue sofferenze.

La vita di Carmela è stata spezzata troppo presto, adesso non c'è più ma ancora giustizia non è stata fatta.

Proprio in occasione del duo diciottesimo compleanno, il papà di Carmela, scrive un libro dal titolo : “Io sò Carmela” per dimostrare come in Italia la giustizia è solo un sogno.
Il prossimo 27 Aprile è previsto il processo contro alcuni degli stupratori. Incrociamo le dita e speriamo che almeno per una volta sia fatta giustizia. Lo stupro è un crimine che non può rimanere impunito.



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