venerdì 27 gennaio 2012

Giornata della memoria: Ilse Weber

Il 27 Gennaio di ogni anno si celebra l’ormai tradizionale “Giornata della Memoria”, una giornata che ricorda quel 27 gennaio del 1945 nel quale le truppe russe oltrepassarono per la prima volta i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz ponendo fine all’orrore.
Sono passati più di 60 anni, ma la tragedia della Shoah continua ad essere una ferita aperta nell’animo umano, o almeno si spera. Il senso profondo di questa giornata della memoria sta tutto qui : una giornata per riflettere e ricordare fino a che punto l'uomo e la donna sono capaci di spingersi, quali orrori possiamo commettere, tutti quanti! Come afferma Hannah Arendt il totalitarismo è una minaccia costante, anche dopo la scomparsa delle sue forme storiche del '900: "esso ci resterà probabilmente alle costole per l'avvenire".
Nessun ideale di libertà, di giustizia, di dignità umana è conquistato una volta per tutte, poiché l’intolleranza e l’orgoglio di razza può rinascere ancora, indossando nuove divise e parlando nuovi linguaggi. 
Insisto sulla figura della Arendt perché le sue opere possono davvero aiutarci a comprendere come l'uomo possa perdere di vista la realtà a favore di un mondo fittizio che seppur non reale è più semplice da comprendere e accettare. I regimi totalitari hanno cercato di realizzare il dominio totale sugli individui, dominando ogni aspetto della loro vita; ha reso ogni uomo e donna superficiali, facendogli credere che la loro esistenza non poteva cambiare le cose.
Prendiamo il caso di Eichmann, uno dei responsabili del piano nazista di sterminio degli ebrei. di cui la Arendt parla nella sua opera "La banalità del male".
La scrittrice mise in risalto il fatto che Eichmann era una persona "normale", un individuo tutt'altro che disumano o mostruoso. Per usare le parole della Arendt: <<Una mezza dozzina di psichiatri lo aveva dichiarato "normale", e uno di questi, si dice, aveva esclamato addirittura: "Più normale di quello che sono io dopo che l'ho visitato", mentre un altro aveva trovato che tutta la sua psicologia, tutto il suo atteggiamento verso la moglie e i figli, verso la madre, il padre, i fratelli, le sorelle e gli amici era "non solo normale, ma ideale".>>
Alla base della partecipazione agli eventi più terrificanti può esservi non la scelta del male, o il piacere per la sofferenza altrui, ma semplicemente l'indifferenza, l'incapacità di pensare. Eichmann stesso, durante il processo, afferma che eseguiva solo degli ordini.
"Non era stupido, era semplicemente senza idee. Quella lontananza dalla realtà e quella mancanza di idee, possono essere molto più pericolose di tutti gli istinti malvagi che forse sono innati nell'uomo. Questa fu la lezione di Gerusalemme. Ma era una lezione, non una spiegazione del fenomeno, né una teoria."
Credo che tutto questo debba farci riflettere. La giornata dell memoria non deve essere solo un giorno di chiacchiere inutili e fine a se stesse, dobbiamo capire e dare il giusto peso a ciò che si intende per Memoria
Il passato non è mai passato, ma accade anche oggi, la memoria è sempre presente perché deve motivare le nostre azioni.

Vorrei condividere con tutte e tutti voi, in onore di questa giornata, la biografia di questa meravigliosa donna:
Ilse Weber

Ilse Herlinger Weber nasce a Witkowitz nel 1903 e muore ad Auschwitz nel 1944. Poetessa e scrittrice di testi teatrali per bambini, nel 1930 sposa Willy Weber e si trasferisce a Praga, scrivendo per periodici per bambini e lavorando per la radio ceca.
A seguito dell’occupazione nazista del 1939, messo in salvo in Svezia il figlio maggiore, Hanus, la famiglia viene rinchiusa nel ghetto di Praga. Nel 1942 Willy, Ilse e il figlio minore Tommy vengono trasferiti nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove Ilse si cura dei bambini dell’accampamento, facendo di tutto per aiutarli senza il sussidio della medicina (proibita ai prigionieri ebrei). Durante la prigionia, compone oltre 60 poesie e intrattiene i bambini accompagnandosi con una chitarra, per non far loro sentire l’orrore che li circonda. Nel 1944 Willy viene trasferito ad Auschwitz e Ilse sceglie di seguirlo, con il figlio Tommy. Insieme a loro, anche i bambini dell’infermeria di Theresienstadt. Prima di partire per Auschwitz, Willy nasconde sotto terra in tutta fretta, nel capanno degli attrezzi, le poesie e canzoni che la moglie aveva composto nei due anni di detenzione a Theresienstadt. Arrivati ad Auschwitz lei ed il figlioletto Tommy vennero subito uccisi. Willi sopravvisse e poté poi riabbracciare Hanus, il figlio sopravvissuto, recandosi anche Theresienstadt per recuperare il pacco che aveva sotterrato.

Queste composizioni testimoniano le innumerevoli tragedie di tanti bambini e anziani che si sono consumate in quel campo di concentramento.

Wiegala
Fai ninna, fai nanna, mio bimbo, lo sento
risuona la lira al soffiare del vento,
nel verde canneto risponde l'assolo
del canto dolce dell'usignolo.
Fai ninna, fai nanna, mio bimbo, lo sento
risuona la lira al soffio del vento.

Fai ninna, fai nanna, gioia materna,
la luna p come una grande lanterna,
sospesa in alto nel cielo profondo
volge il suo sguardo dovunque nel mondo.
Fai ninna, fai nanna gioia materna,
la luna è come una grande lanterna.

Fai ninna, fai nanna, sereno riposa
dovunque la notte si fa silenziosa!
Tutto è quieto, non c'è più rumore,
mio dolce bambino, per farti dormire.
Fai ninna, fai nanna, sereno riposa
dovunque la notte si fa silenziosa!





1 commento:

  1. Hai centrato il tema di questa giornata: Ricordare per motivare le nostre azioni. Chiunque abbia un minimo di maturità dovrebbe farlo tutti i giorni.

    RispondiElimina