venerdì 9 settembre 2011

Rivoluzione Vogue?

Il mese di Settembre è sempre particolarmente impegnativo: finiscono le vacanze, si ricomincia a lavorare e/o studiare, e quindi spesso è difficile dedicarsi ad altro.
Tuttavia non posso fare a meno di commentare con voi un articolo de "Il Messaggero" pubblicato qualche mese fa, per l'esattezza il 3 Giugno. Il titolo è il seguente:

Rivoluzione Vogue, in copertina
donne formose: l'importante è il benessere
Questa è l'immagine:


Riporto l'inizio dell'articolo per capire di cosa si parla:
"Per la prima volta la copertina di Vogue Italia, in edicola da oggi, è dedicata alle donne dalle curve morbide, definite perfino "Belle VerE", che è appunto il titolo della cover di giugno, dove compaiono tre modelle "curvy" fotografate in lingerie da Steven Meisel. Il famoso fotografo le ha perfino ritratte a tavola, ovvero mentre utilizzano quello che, nelle case delle vittime della linea perfetta, in genere è solo un inutile pezzo di design."
(http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=151556&sez=HOME_PIACERI)

Già il titolo, l'immagine e il passo da me riportato ci aiutano a capire che la rivista Vogue sta promuovendo una vera e propria, come la definiscono loro, RIVOLUZIONE.
Come afferma Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia: «la donna "curvy" torna in tutta la sua bellezza, l'esuberanza di un corpo con forme accentuate è molto più sexy e accattivante»
Ad una prima lettura potrebbe sembrare una cosa positiva, poiché non si promuove più la bellezza di una  top model pelle e ossa "osannata" come diva.
Tuttavia non sono convinta che il messaggio proposto dalla rivista sia del tutto privo di debolezze.
Intanto mi colpisce quel "molto più sexy e accattivante", poiché il problema principale rimane sempre quello, essere fonte di godimento per i sensi dell'uomo. Considerando queste donne come più belle, più sexy non si fa altro che trasmettere un altro stereotipo: basta le donne magre, passiamo alla Vera Bellezza, dunque "voi donne che per vostra costituzione siete magre state certe di non essere veramente belle".
Non so voi, ma a me questo sembra un ulteriore canone che la donna magari tra qualche tempo sarà costretta a rispettare se vuole risultare piacente e avere successo.
Inoltre basta guardare le donne immortalate nella copertina di Vogue, a me sembrano donne magre con più seno e fianchi, non mi pare ci siano stati tutti questi grandi cambiamenti.
Non voglio svalutare l'impegno di coloro che hanno lavorato a questa "rivoluzionaria scelta", poiché sicuramente l'intento era positivo:  «un segnale forte della nostra attenzione - spiega il direttore - nei confronti di tutte quelle donne, e sono tantissime, che intendono la bellezza come qualcosa di molto più articolato e genuino rispetto a una mera questione di taglie. Sono sempre di più le lettrici che vogliono veder rappresentato il mondo reale, fatto di persone non ossessionate dalla propria magrezza ma capaci di accettare e rispettare il proprio corpo».
Tuttavia bisogna fare attenzione, non si può superare un problema che è quello dello stereotipo della donna anoressica sostituendolo con un altro stereotipo, poiché tra qualche tempo si potrebbe avere il risultato opposto: non più donne attente a ogni caloria di troppo accumulata in un giorno che si vedono continuamente grasse e goffe, ma donne che si trovano sempre troppo magre, poco formose, poco morbide, poco palpabili e poco piacenti, fenomeno che tra l'altro già si riscontra, basti pensare a tutte le donne che ricorrono ai bisturi per aumentare la taglia del seno.

Perché cerchiamo la soluzione in un cambio di stereotipi? come mai viene così difficile comprendere che la bellezza è soggettiva e che si può essere belle in svariati modi? Molti disturbi legati ai problemi alimentari verranno arginati soltanto quando finiremo di trasmettere modelli di bellezza imposti da altri, quando smetteremo di considerare una donna formosa o una donna magra esempio di vera bellezza.
La vera bellezza è altro: deriva dall'autostima che ogni donna e/o uomo prova di se stesso. Dall'inizio dei tempi siamo state/i tormentate/i da canoni che ci volevano in un certo modo, eppure la vera bellezza è quella che noi vediamo con i nostri occhi, non con quelli dei mass media o dei cartelloni pubblicitari.
Un primo passo contro i disturbi alimentari di ogni genere, probabilmente sarebbe proprio questo: non fare sentire nessuno a disagio o sbagliato in questa società!

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