venerdì 22 luglio 2011

Giocattoli sessisti

Che il gioco, come dice Jean Piaget, svolga una funzione essenziale nella vita del bambino siamo tutti d'accordo nell'affermarlo, perché anche se ancora non siamo genitori comunque siamo stati/e bambini/e e sappiamo che l'attività ludica non è solo divertimento ma anche e soprattutto strumento di crescita  e apprendimento. Dunque comprendiamo come i bambini e le bambine attraverso il gioco scoprano se stessi e gli altri.
Sfogliando vecchie foto di quando ero bambina, osservando i miei nipoti, e guardando le vetrine dei negozi mi sorge spontanea una domanda: ma i bambini sono davvero liberi di giocare come vogliono?
Riflettiamo: le bambine sono destinate a giocare con stiratori, aspirapolvere, carrozzelle, barbie sexy, cucine e frullatori; i bambini invece con robot, macchine, camion, pistole, costruzioni e così via.
Guardiamo per esempio questa pubblicità, piuttosto antica ma nello stesso tempo attuale:


Come si evince abbiamo un bambino super energico che è destinato ad "un divertimento assicurato" mentre dopo abbiamo una bambina che si preoccupa di essere la perfetta "donnina di casa".
Direi che il messaggio è chiaro: sta trasmettendo degli stereotipi sessisti.
E allora è d'obbligo chiederci, è impossibile pensare che una bambina possa giocare al falegname, o assalire il castello? è impossibile pensare ad un bambino che gioca con la bambola?
Di certo non è cosa di ogni giorno vedere i ruoli invertiti, perché noi stessi magari siamo stati/e educati/e così eppure, in tal modo, non ci rendiamo conto di entrare in quel circolo vizioso che spingerà le bambine, future donne, a pensare che comunque il suo posto è a casa contribuendo a creare una società machista e misogina!
Pensiamo anche alle bambole che vengono offerte alle bambine, dall'aspetto sexy e che ovviamente rispettano un certo canone di bellezza, se poi aggiungiamo il grande peso che hanno i mass-media nella formazione delle bambine non dovremo sorprenderci se troveremo fanciulle che a 5-6 anni sanno truccarsi, o che a 7-8 anni mettono dei limoni sotto la maglietta per simulare il seno.
Sembra che non c'è più spazio per giochi misti, giochi in cui maschi e femmine, non ancora pressati dagli stereotipi, giocano insieme senza sentirsi dire da mamma e papà o da coetanei "ma che fai? questi sono giochi per bambine/i".
Basta riflettere un po di più, o anche semplicemente osservare che i bambini e le bambine non hanno preferenze, possono accostarsi ad ogni tipo di giocattolo a prescindere dal fatto che sia da maschio o da femmina. I bambini sono curiosi e amano esplorare tutto, e allora perché limitare questa loro immensa libertà, queste loro potenzialità. Scommetto che se andiamo oltre a questi stupidi preconcetti quelli che oggi sono bambini/e diverranno adulti più consapevoli e critici, e forse è proprio di questo che la società ha bisogno!

Come consiglia la professoressa Gilda Terranova, conosciuta quest'anno durante il Sicilia Queer FilmFestival, bisognerebbe far leggere ai piccoli libri in cui i ruoli sono invertiti, dove la bambina vuole fare il calciatore e il bambino la principessa (Nei panni di Zaff) in modo di dare loro la possibilità di esplorare la propria identità senza essere controllati ansiosamente dai genitori che devono inserirli forzatamente negli schemi maschili-femminili, così come sono concepiti dalla nostra cultura! Forse così riusciremmo anche a prevenire la ormai diffusa omofobia e transfobia, rimuovendo ogni forma di intolleranza.


“- Come va la tua nuova vita da principessa?
- Bene-benissimo
- Ti sei offeso quando la gente ti ha insultato perché volevi diventare una principessa?
- Mi sono arrabbiato, dovrebbero comprarsi un vocabolario e imparare che certe parole non sono affatto brutte e chi li usa così è un maleducato!

Nei panni di Zaff


1 commento:

  1. Spesso cadiamo nel buio del sessismo senza rendercene conto perchè soggiogati dagli indirizzamenti su come devono essere distinti uomini e donne. Portare in tutte le scuole il libro sopracitato sarebbe un grande passo avanti ma non credo proprio che verrebbe adottato con facilità...

    RispondiElimina