giovedì 2 giugno 2011

Gesù e le donne

Grazie ad una materia che sto seguendo all'università "filosofia delle religioni" ho avuto la possibilità di approfondire il rapporto tra Gesù e le donne in particolare attraverso il Vangelo di San Giovanni..
A prescindere dalla fede o religione di ognuno, Gesù Cristo è stato un grande uomo che ha predicato sempre e soltanto l'amore e povertà di spirito. Tuttavia il suo messaggio non è stato compreso, e oserei dire volutamente. Non è un mistero che i valori evangelici non corrispondono a quelli cattolici (si potrà controbattere tale mia affermazione e ne sarei lieta, il dibattito è sempre costruttivo).
Tuttavia in questa sede non voglio parlare tanto della figura di Gesù Cristo in quanto tale ma in particolare, come ho detto sopra, del suo rapporto con la donna. Gesù amava le donne e riconosceva loro dignità e rispetto. Quando Gesù diceva: "gli ultimi saranno i primi" nel nuovo Regno, si riferiva agli emarginati: malati e perciò ritenuti impuri e peccatori; persone con problemi psichici, che allora erano considerate indemoniate; poveri e pubblicani (ovvero esattori delle tasse, di livello sociale anche alto, però malvisti dalla gente). In questa vasta categoria di "ultimi", il sesso femminile era largamente rappresentato: prostitute, donne ripudiate, vedove, tutte particolarmente svantaggiate in una società patriarcale. Per secoli la donna non è stata rispettata, e questa discriminazione ancora oggi continua. La donna non viene riconosciuta nella nostra società. Sino a poco tempo fa lo stupro non era riconosciuto come delitto verso la persona, bensì verso la morale, quasi come se la donna non avesse il diritto di possedere il proprio corpo. Tuttavia da donna mi sento rincuorata, sapendo che Gesù amava le donne e non le ha mai messe in secondo piano come invece è stato fatto credere. Non possiamo dimenticare che il Cristianesimo inizia con una donna, Maria, sono le donne che avvertono i discepoli maschi del grande evento: sono loro insomma le prime inviate di Gesù per l'annuncio della sua resurrezione, e non solo la prima persona a cui Gesù darà la notizia di essere il Messia è proprio la Samaritana.
Seduto vicino ad un pozzo Gesù chiede dell'acqua alla Samaritana, lasciandola sbalordita perché per gli usi del tempo Gesù non avrebbe neanche dovuto parlarle; ma non solo le parla, ma la pone anche in una posizione privilegiata chiedendo il suo aiuto. Gesù invita la donna ad ascoltare le sue parole, perché lui è l'acqua che disseta per la vita, perché lui è l'acqua che disseta per l'eternità, chi lo segue non avrà più sete. Gesù è in grado di eliminare le barriere culturali che l'uomo pone fra sé e gli altri, e soprattutto rappresenta il perdono Quando i Farisei e gli Scribi lo mettono alla prova, ponendogli davanti l'adultera (che di lì a poco sarebbe stata lapidata secondo la legge di Mosè) per vedere come Gesù Cristo si sarebbe comportato ovvero se avrebbe rispettato la legge di Mosè, rimarranno sbalorditi quando Cristo scriverà sulla sabbia "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Come l'uomo può giudicare se è egli stesso peccatore. Gesù non solo non giudica la donna, lasciandola libera, ma supera la legge di Mosè in nome del perdono. Come egli stesso afferma non è venuto per giudicare! In un’altra scena evangelica, riportata da Giovanni, Gesù torna a casa di Marta e Maria, dopo la resurrezione di Lazzaro. Ancora una volta Maria,
compie un gesto di somma delicatezza e rispetto verso di Lui: versa sui suoi capelli un vaso di profumo di nardo. A Giuda che non accetta questo spreco, giustificandolo con una falsa moralità, Gesù risponde affermando che tutti ricorderanno questo gesto amorevole di Maria, indicando in lei, sorella di Lazzaro, "l’ideale del credente che aderisce risolutamente al suo insegnamento" e spazzando via un’altra umiliante imposizione antifemminista della sua epoca.
Le donne di oggi devono sapere che il primo femminista fu, oltre 2 mila anni fa, proprio lui, il Messia.


Riporto qui di seguito i passi relativi alla samaritana e all'adultera

I farisei avevano sentito dire che Gesù battezzava e faceva più discepoli di Giovanni. Quando Gesù lo seppe, lasciò il territorio della Giudea e se ne andò verso la Galilea. (Non era Gesù, però, che battezzava; erano i suoi discepoli). Per andare in Galilea, Gesù doveva attraversare la Samaria.
Così arrivò alla città di Sicar. Lì vicino c'era il campo che anticamente Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe, e c'era anche il pozzo di Giacobbe. Gesù era stanco di camminare, e si fermò seduto sul pozzo. Era circa mezzogiorno.
I discepoli entrarono in città per comperare qualcosa da mangiare. Intanto una donna della Samaria viene al pozzo a prendere l'acqua.
Gesù le dice: "Dammi un po' d'acqua da bere".
Risponde la donna: "Perché tu che vieni dalla Giudea chiedi da bere a me che sono samaritana?" (Si sa che i Giudei non hanno buoni rapporti con i samaritani).
Gesù le dice: "Tu non sai chi è che ti ha chiesto da bere e non sai che cosa Dio può darti per mezzo di lui. Se tu sapessi, saresti tu a chiederglielo, ed egli ti darebbe acqua viva".
La donna osserva: "Signore, tu non hai un secchio, e il pozzo è profondo. Dove la prendi, l'acqua viva? Non sei mica più grande di Giacobbe, nostro padre, che usò questo pozzo per sé, per i suoi figli e per le sue bestie, e poi lo lasciò a noi!"
Gesù risponde alla donna: "Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete. Invece, se uno beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; l'acqua che io darò diventerà per lui sorgente per l'eternità".
La donna dice a Gesù: "Signore, dammela quest'acqua, così non avrò più sete e non dovrò più venire qui a prendere acqua".
Gesù dice alla donna: "Và a chiamare tuo marito e torna qui".
La donna gli risponde: "Non ho marito".
Gesù le fa: "Giusto. E' vero che non hai marito: Ne hai avuti cinque, di mariti, e l'uomo che hai ora non è tuo marito".
La donna esclama: "Signore, vedo che sei un profeta! I nostri padri, samaritani, adoravano Dio su questo monte; voi in Giudea, dite che il posto per adorare Dio è a Gerusalemme":
Gesù le dice: "Voi samaritani adorate Dio senza conoscerlo; noi in Giudea lo adoriamo e lo conosciamo, perché Dio salva gli uomini cominciando dal nostro popolo. Ma credimi: viene il momento in cui l'adorazione di Dio non sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme, viene un'ora, anzi è già venuta, in cui gli uomini adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio. Dio è spirito. Chi lo adora deve lasciarsi guidare dallo Spirito e dalla verità di Dio".
La donna gli risponde: "So che deve venire un Messia, cioè il Cristo, l'inviato di Dio. Quando verrà, ci spiegherà ogni cosa".
E Gesù: "Sono io il Messia, io che parlo con te". (….)
Molti samaritani di quella città cedettero in lui per le parole della donna che dichiarava: "Mi ha detto tutto quello che ho fatto". E quando i samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. Molti di più cedettero per la sua parola e dicevano alla donna: "Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo". (Gv.4,1-42).















Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Gv 8,3-11



2 commenti:

  1. Mi è piaciuto veramente questo topic! Da cristiana mi fa molto piacere riflettere e pensare Gesù Cristo come "uomo" che considera le donne in quanto tali e non come persone inferiori seguendo l'ideologia dell'epoca. Al contempo, sempre da cristiana, mi dispiaccio delle interpretazioni spesso non coerenti con i valori evangelici che la Chiesa proponeva e continua a proporre!

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  2. come disse de Andrè: " Gesù è il primo rivoluzionario"

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